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Giovedì 18 Aprile 2024

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GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE FORESTE - 21 marzo 2023

21 Marzo 2023giornata-internazionale-delle-foreste

Il 21 marzo è la Giornata internazionale delle Foreste istituita dall'ONU per accrescere la consapevolezza del valore inestimabile di tutti i tipi di foreste e dei pericoli della deforestazione. Le foreste nel mondo hanno un valore inestimabile per la salute del pianeta: sono i polmoni del mondo che puliscono l’aria, riducono il riscaldamento del Pianeta e accolgono l’80 per cento della biodiversità terrestre. Inoltre, prevengono l’erosione del suolo, proteggono dalle alluvioni, migliorano la qualità delle acque, combattono gli effetti negativi del cambiamento climatico. Le foreste sono la casa di innumerevoli animali, piante e insetti e dona altresì riparo a 1,6 miliardi di persone, tra cui oltre 2.000 culture indigene. Questo è quanto si legge sul sito www.viaggi.corriere.it.

Qui in casa di riposo, per onorare le foreste abbiamo invitato il nostro volontario Bruno che fa parte dell’Associazione micologica G. Bresadola: un’organizzazione di tutela ambientale. Bruno ci ha parlato di una foresta a noi geograficamente vicina: il Cansiglio. Con la sua descrizione è stato come se ci avesse accompagnato in una passeggiata per i sentieri di questi meravigliosi boschi.

Non so se sapevate che il Cansiglio si estende per 7000 ettari! Alcune sue zone, però, non sono percorribili, per divieti statali di accesso, e vengono utilizzate per studi (su insetti, precipitazioni e foglie) che monitorano anche la salute di questa ricca selva.

“La foresta” dice Bruno “dev’essere visitata e percorsa rigorosamente in silenzio: per rispettare gli animali che ci abitano e godersi appieno la sua maestosità”.

L’albero maggiormente presente nel Cansiglio è il faggio. Nel sottobosco dove è presente questo albero ci sono solo foglie o funghi e questa è una particolarità di questa pianta. I semi del faggio si chiamano fagiole e sono un gustoso cibo per scoiattoli e topi. Una curiosità sulle fagiole è che, nel passato, vennero usate tostate dalle persone del posto come bibita: una sorta di surrogato del caffè.

Il legno del faggio è inoltre usato per costruire l’arredamento di interni (sedie, armadi…).

Altri alberi presenti in questa foresta sono gli abeti: il rosso e il bianco.

L’abete rosso è un sempreverde con gli aghi a spazzola e le pigne che vanno verso il basso; in autunno le pigne cadono rimanendo intere.

L’abete bianco è anch’esso sempre verde ma gli aghi sono a pettine verso sinistra e destra dei rami e le pigne sono girate in su come candele. Inoltre le pigne dell’abete bianco, in autunno, si sfogliano lasciando sulla pianta il peduncolo.

Sapete che qui “abita” anche “La regina del Cansiglio”? E’ l’abete bianco più grande del Veneto che ha circa 1,8 m di diametro.

Una particolarità del Cansiglio è il conosciuto “Bus de la lum” dal dialetto “Buco della luce”. Il nome deriva da una leggenda la quale narra che le streghe cucinassero e mangiassero i bambini, ecco perché apparivano le fiamme da quel buco. In realtà, gli allevatori del tempo gettavano dentro gli animali morti e la loro decomposizione dava origine a gas e fiamme.

Questo buco è tristemente noto, localmente, perché nella seconda guerra mondiale i partigiani lo hanno usato come foiba eliminando i militari tedeschi o i civili giudicati spie.

Il Bus de la lum è profondo 180 metri e arriva fino alle sorgenti del Gorgazzo.

Di animali che popolano il Cansiglio ce ne sono tanti dai predatori come il lupo, la volpe, la martora e la faina agli erbivori come il cervo, il daino e il capriolo. I volativi che si possono ammirare sono: il gufo, l’aquila, il falco pellegrino, l’allocco e uccelli migratori.

In questa foresta c’è anche un Giardino botanico, un campo da golf, il “Museo dell’uomo del Cansiglio” e ogni stagione ci dona la possibilità di ammirare la natura che muta il paesaggio facendone degli scorci meravigliosi: l’inverno imbiancato, le verdi primavere, le fresche estati e il foliage d’autunno con il bramito dei cervi.

La mattinata passata con Bruno è stata davvero appassionante!

Speriamo di riaverlo presto con noi per un altro dei suoi racconti naturalistici!

GIORNATA DELLA MEMORIA - 27 Gennaio 2023

27 Gennaio 20239788807910647_0_536_0_75

<div>Iniziano gli incontri di lettura con i nostri anziani in cui verrà presentato il libro di Walter Veltroni "TANA LIBERA TUTTI"</div><div><br></div><div>Presentazione:<br></div><div>«Ciò che mi ha tenuto in vita sono le parole di mio padre: Tu devi vivere, Sami. Tieni duro.»

«A ridosso della Giornata della memoria Walter Veltroni racconta ai giovanissimi una storia da non dimenticare: quella di un bambino che fu deportato in un campo di sterminio. E che da adulto ha capito perché doveva raccontarlo» - Robinson

Sami Modiano ha solo otto anni quando viene espulso dalla scuola. Abita a Rodi, all'epoca territorio italiano, dove frequenta la scuola elementare, che adora. Il maestro non gli dà motivazioni, gli dice solo di tornare a casa dal padre che gli spiegherà tutto. Da quel giorno Sami smette di essere un bambino e diventa un ebreo. Con il padre e le sorelle vive con difficoltà le restrizioni delle leggi razziali, arrivate sull'isola senza avvisaglie, fino al rastrellamento dell'intera comunità ebraica avvenuto con l'inganno il 23 luglio del 1944. Sami e la sua famiglia vengono caricati su una nave mercantile e da Atene su un treno. Un mese di viaggio in condizioni disumane verso il campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau. In pochissimo tempo perde ciò che ha di più caro al mondo: il padre e la sorella Lucia, con cui era riuscito a restare in contatto scambiando bocconi di pane della propria razione quotidiana. Per due volte viene selezionato dai medici del campo e si salva miracolosamente, come pure sopravvive alla marcia finale e alla fuga dei nazisti dal campo con i prigionieri perché creduto morto. Nella casa in cui trova rifugio e viene raccolto dai sovietici il 27 gennaio 1945 conosce Primo Levi e Piero Terracina. Di tutta la comunità ebraica di Rodi, è stato tra le sole venticinque persone riuscite a salvarsi. Nel 2005 ha trovato la forza di tornare ad Auschwitz, accompagnato da una classe di ragazzi e dall'allora sindaco di Roma Walter Veltroni ed è diventato testimone della Shoah. La sua storia arriva al grande pubblico nel 2018 grazie al docufilm Tutto davanti a questi occhi girato proprio da Veltroni.</div>

GIORNATA DELLA MEMORIA - 27 Gennaio 2023

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In occasione di questa giornata importante, proponiamo una serie di incontri di lettura del libro di Walter Veltroni "TANA LIBERA TUTTI" che racconta la storia di un bambino sopravvisuto ad Aushwitz:

«Ciò che mi ha tenuto in vita sono le parole di mio padre: Tu devi vivere, Sami. Tieni duro.»

«A ridosso della Giornata della memoria Walter Veltroni racconta ai giovanissimi una storia da non dimenticare: quella di un bambino che fu deportato in un campo di sterminio. E che da adulto ha capito perché doveva raccontarlo» - Robinson

Sami Modiano ha solo otto anni quando viene espulso dalla scuola. Abita a Rodi, all'epoca territorio italiano, dove frequenta la scuola elementare, che adora. Il maestro non gli dà motivazioni, gli dice solo di tornare a casa dal padre che gli spiegherà tutto. Da quel giorno Sami smette di essere un bambino e diventa un ebreo. Con il padre e le sorelle vive con difficoltà le restrizioni delle leggi razziali, arrivate sull'isola senza avvisaglie, fino al rastrellamento dell'intera comunità ebraica avvenuto con l'inganno il 23 luglio del 1944. Sami e la sua famiglia vengono caricati su una nave mercantile e da Atene su un treno. Un mese di viaggio in condizioni disumane verso il campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau. In pochissimo tempo perde ciò che ha di più caro al mondo: il padre e la sorella Lucia, con cui era riuscito a restare in contatto scambiando bocconi di pane della propria razione quotidiana. Per due volte viene selezionato dai medici del campo e si salva miracolosamente, come pure sopravvive alla marcia finale e alla fuga dei nazisti dal campo con i prigionieri perché creduto morto. Nella casa in cui trova rifugio e viene raccolto dai sovietici il 27 gennaio 1945 conosce Primo Levi e Piero Terracina. Di tutta la comunità ebraica di Rodi, è stato tra le sole venticinque persone riuscite a salvarsi. Nel 2005 ha trovato la forza di tornare ad Auschwitz, accompagnato da una classe di ragazzi e dall'allora sindaco di Roma Walter Veltroni ed è diventato testimone della Shoah. La sua storia arriva al grande pubblico nel 2018 grazie al docufilm Tutto davanti a questi occhi girato proprio da Veltroni.</i>

FESTA DELLA PORCHETTA - Ottobre 2022

04 Ottobre 2022IMG_20221004_114542-001

Si dice che: “Mangiare in buona compagnia fa bene all’umore, consolida i rapporti e combatte lo stress”.

Allora noi per testare questa tesi il giorno di San Francesco abbiamo festeggiato con un pranzo da re!

Il menu: pasticcio di zucca, porchetta con salsa all’arancio, patatine fritte e… dolcis in fundo… l’immancabile tiramisù!!!

La sala da pranzo era trasformata: tavolate lunghe e decorate secondo la stagione con castagne e i loro ricci, zucche ornamentali e non, rametti di viti e l’uva (buona anche da mangiare tra una portata e l’altra!)

Un banchetto coi fiocchi!!! E possiamo proprio convalidare la tesi sopracitata: è stato un ristoro non solo per il nostro stomaco, ma anche per occhi e cuore!!!

Immagini
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FESTA DEI NONNI - Ottobre 2022

02 Ottobre 2022festa dei nonni 02.10.2022

Buona festa a tutti i nonni d’Italia!!!

Non poteva mancare un pensiero speciale per i nostri ospiti! Oggi è la festa dei nonni!!!

Noi abbiamo festeggiato così con una frase e un pensierino dolce per ognuno, per ricordargli che sono importanti.

Per noi i nonni sono una coccola, un sostegno e un legame speciale per tutti i nipoti!

E voi che frase dedichereste a vostro/a nonno/a?

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